Fammi camminare ancora ho perso tanto tempo
e non credevo che fosse così questo viaggio;
ho incotrato per strada uomini con due facce
che volevano rubarmi la voglia e il coraggio.
Non ho più né padre né madre
e non son degno di loro
e i bambini già grandi ci guardano
e chiedono un segno.
Quando prendemmo il mare ero felice davvero
ti svelai tutto quello che tu già sapevi
la mia vita di prima, la voglia di cambiare
e anche il nome di lei che tenevo segreto.
Tu ascoltavi tutti parlare
poi ci parlasti di te
di quel mondo lontano, lontano, lontano ma vero.
Poi caddi nel tranello dell'odio e del potere
e credevo di essere fuori dal gioco.
Ed ecco la Città con le sue mura d'oro
le sentinelle sulle torri fiorita d'alberi e giardini
io non l'avevo vista mai eppure c'ero nato
ed era quella la Città dove sarei tornato.
Così dentro la notte lasciai la compagnia
non potevo più essere uno di loro;
il sole del mattino mi trovò sulla strada
a rincorrere il tempo che avevo perduto
ho attraversato i monti ho attraversato il mare
e ora voglio con te continuare il mio viaggio.
Io ti cerco in tutte le case
a tutti parlo di te
e quel mondo mondo lontano lontano
ora è sempre più vero.
Claudio Chieffo, Il Viaggio