domenica 31 agosto 2008


La Bellezza ferisce, ma proprio così essa richiama l'uomo al suo destino ultimo.

Joseph Ratzinger, La Bellezza

sabato 30 agosto 2008



Fammi camminare ancora ho perso tanto tempo
e non credevo che fosse così questo viaggio;
ho incotrato per strada uomini con due facce
che volevano rubarmi la voglia e il coraggio.
Non ho più né padre né madre
e non son degno di loro
e i bambini già grandi ci guardano
e chiedono un segno.
Quando prendemmo il mare ero felice davvero
ti svelai tutto quello che tu già sapevi
la mia vita di prima, la voglia di cambiare
e anche il nome di lei che tenevo segreto.
Tu ascoltavi tutti parlare
poi ci parlasti di te
di quel mondo lontano, lontano, lontano ma vero.
Poi caddi nel tranello dell'odio e del potere
e credevo di essere fuori dal gioco.
Ed ecco la Città con le sue mura d'oro
le sentinelle sulle torri fiorita d'alberi e giardini
io non l'avevo vista mai eppure c'ero nato
ed era quella la Città dove sarei tornato.
Così dentro la notte lasciai la compagnia
non potevo più essere uno di loro;
il sole del mattino mi trovò sulla strada
a rincorrere il tempo che avevo perduto
ho attraversato i monti ho attraversato il mare
e ora voglio con te continuare il mio viaggio.
Io ti cerco in tutte le case
a tutti parlo di te
e quel mondo mondo lontano lontano
ora è sempre più vero.
Claudio Chieffo, Il Viaggio

martedì 19 agosto 2008


Eurialo è travolto dalla morte, va il sangue
giù per le belle membra e il collo senza forza
ricade sulle spalle: come un fiore purpureo
reciso dall'aratro morendo illanguidisce,
come abbassano il capo i papaveri, stanchi
sul loro stelo, quando la pioggia li colpisce.
Virgilio, Eneide

sabato 9 agosto 2008



In mezzo al giardino c'era un pozzo: proprio così, ne sono certo. Sul fondo si vedeva l'acqua che gorgogliava , ma era troppo grande per essere un pozzo normale. Sembrava una specie di gran vasca rotonda, con una scalinata di marmo che si immergeva nelle profondità. C'era l'acqua più limpida che avessi mai visto e solo a guardarla, chissà perchè, ho pensato che se mi ci fossi bagnato il dolore alla zampa sarebbe scomparso. Il leone ha detto che prima dovevo spogliarmi, anche se adesso, a dire il vero, non ne sono più sicuro: voglio dire, non so se me lo abbia detto a parole o in qualche modo misterioso. Stavo per rispondergli che, siccome non avevo vestiti, non potevo spogliarmi, ma in quel momento ho penasato che i draghi, in un certo senso, sono come i serpenti, e che i serpenti cambiano pelle come tutti i rettili.

[...] "Lascia che sia io a spogliarti." A dir la verità avevo una paura matta dei suoi artigli, ma non ne potevo più di quella pelle di drago addosso. Mi sono sdraiato con la schiena a terra e l'ho lasciato fare. La prima zampata che mi ha dato è stata così forte e profonda che lì per lì ho creduto mi avesse lacerato il cuore. Come ha cominciato a strapparmi la pelle, ho sentito il dolore più atroce della mia vita.

[...] A quel punto il leone mi ha afferrato e mi ha gettato in acqua: la cosa non mi è piaciua per niente, perchè, senza tutta quella pellaccia, ero abbastanza gracilino. Per un attimo, ma solo un attimo, ho sentito un dolore spaventoso, poi ho provato una sensazione incantevole. Appena ho cominciato a nuotare e a giocare nell'acqua, il dolore al braccio è scomparso di colpo. Ho capito subito il perchè: finalmente ero tornato ragazzo.

C.S.Lewis, Il viaggio del veliero

domenica 3 agosto 2008



Nessuna lista di cose da fare. Ogni giornata sufficiente a se stessa. Ogni ora. Non c'è un dopo. Il dopo è già qui. Tutte le cose piene di grazia e bellezza che ci portiamo nel cuore hanno un'origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri. Ecco, sussurrò al bambino addormentato. Io ho te.

Cormac McCarthy, La strada

sabato 2 agosto 2008



L'inferno è svegliarsi ogni dannata mattina e non sapere perchè esisti.

Sin City