giovedì 25 dicembre 2008


[...] Allora gli ho detto "Cosa vuoi?"
"Però, pensa: che Dio si sia fatto uomo, sia nato come un uomo..." ha fatto un passo avanti, poi è tornato indietro "è una cosa dell'altro mondo!"
E io gli ho detto seriamente: "Eh già, è proprio una cosa dell'altro mondo... in questo mondo"

(Luigi Giussani, Si può vivere così?)

martedì 18 novembre 2008



L'amicizia, allo stato minimale, è l'incontro di una persona con un'altra persona di cui desidera il destino più che la propria vita: io desidero il tuo destino più di quanto desideri la mia vita. L'altro ricambia questo e desidera il mio destino più di quanto desideri la sua vita.
Luigi Giussani, Si può vivere così?

martedì 4 novembre 2008



"Io non voglio sopravvivere, io voglio vivere!".

Capitano dell'Axiom, Wall-E

mercoledì 22 ottobre 2008



Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna,
e il colle sopra bianco di neve ride.
È l'ora soave che il sol morituro saluta
le torri e 'l tempio, divo Petronio, tuo;
le torri i cui merli tant'ala di secolo lambe,
e del solenne tempio la solitaria cima.
Il cielo in freddo fulgore adamàntino brilla;
e l'aër come velo d'argento giace

su 'l fòro, lieve sfumando a torno le moli
che levò cupe il braccio clipeato de gli avi.
Su gli alti fastigi s'indugia il sole guardando
con un sorriso languido di vïola,
che ne la bigia pietra nel fosco vermiglio mattone
par che risvegli l'anima de i secoli,
e un desio mesto pe 'l rigido aëre sveglia
di rossi maggi,di calde aulenti sere,
quando le donne gentili danzavano in piazza
e co' i re vinti i consoli tornavano.

Tale la musa ride fuggente al verso in cui trema
un desiderio vano de la bellezza antica.
Giosuè Carducci, Nella Piazza di San Petronio

lunedì 20 ottobre 2008



Se qualcuno dicesse che Omero è il maestro della pittura non sbaglierebbe. Infatti l'arte poetica è pittura che parla, e la pittura è arte poetica che tace.

domenica 12 ottobre 2008



"Rocky, ma perchè fai questo incontro?"
"Perchè è molto meglio essere felici sacrificandosi per quello che si ama, piuttosto che essere infelici rinunciandoci."

Rocky Balboa

giovedì 2 ottobre 2008



Né il dipingere, né lo scolpire potranno acquietare l'anima rivolta a quell'amor divino che aprì le braccia in croce ad abbracciarci.

Michelangelo Buonarroti

lunedì 29 settembre 2008





Il mondo è ridotto a un foglio di carta dove non si riescono a scrivere altro che parole astratte, come se tutti i nomi concreti fossero finiti; basterebbe riuscire a scrivere la parola "barattolo" perchè sia possibile scrivere anche "casseruola", "intingolo", "canna fumaria", ma l'impostazione stilistica del testo lo vieta.



Italo Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore

domenica 28 settembre 2008



Chi salva una vita salva il mondo.

dal Talmud

martedì 23 settembre 2008


Da dove viene questo bisogno, quest'ansia di risolvere i grandi misteri della vita, quando anche la più semplice delle domande non ha risposta? Perchè esistiamo, che cos'è l'anima, perchè sognamo...?
Forse sarebbe più comodo far finta di niente, voltarsi dall'altra parte... ma non è nella natura umana, nel cuore dell'uomo: non è per questo che siamo qui!
E, comunque, ci tormentiamo l'anima per cambiare il corso delle cose, cambiare il mondo, alimentare un barlume di speranza, senza sapere con certezza chi incontreremo durante il nostro cammino, e chi, in mezzo a tanti volti sconosciuti, ci prenderà la mano, chi riscalderà il cuore, e dividerà con noi la fatica di averci provato.

Heroes, Come si ferma un uomo che esplode

lunedì 15 settembre 2008



Per Eleonora, perchè questa frase mi riporta sempre al tuo volto, per il nostro amore comune racchiuso nelle parole. Perchè il mondo non avrebbe un fine senza di esse, e viceversa. Per l'aiuto che mi dai, senza il quale non riuscirei ad andare avanti.

Cercò di pensare a qualcosa da dire, ma non gli venne in mente nulla. Aveva già provato quella sensazione, qualcosa che andava oltre l'intorpidimento e la disperazione sorda. Il mondo che si riduceva a un nocciolo nudo di entità analizzabili. I nomi delle cose che seguivano lentamente le cose stesse nell'oblio. I colori. I nomi degli uccelli. Le cose da mangiare. E infine i nomi di ciò in cui uno credeva. Più fragili di quanto avesse mai pensato. Quanto di tutto questo era già scomparso? Il sacro idioma privato dei suoi referenti e quindi della sua realtà. Ripiegato su se stesso come un essere che cerca di preservare il calore. Prima di chiudere gli occhi per sempre.

Cormac McCarthy, La strada

domenica 14 settembre 2008


"Perchè io non l'ho visto?"
"Forse non stavi guardando"

Peter e Lucy, Il Principe Caspian

martedì 9 settembre 2008



"Io non so proprio come mai la sua scelta sia caduta su di te. Forse solo un bambino come te può portare a termine questo impossibile compito."



Cairone ad Atreiu, La storia infinita

lunedì 8 settembre 2008


Domani si ricomincia.
Nuovo giorno, nuovo anno, nuova storia.
Giro la pagina e trovo un foglio bianco.
Un altro foglio bianco...troppi fogli bianchi...
Dovrò decidermi a prendere in mano quella penna,
Impugnarla ben bene,
Superare il timore di poggiarla sul foglio.
Un piccolo aiutino, una leggera spinta del polso.
La mano ruota, luminosa,
L'inchiostro lascia il segno.
E comincia ciò che detta un nuovo anno di scuola,
Studio, impegno,
Sudore sulla fronte,
Fatica.
Sacrificio.
Comincia un nuovo anno di scuola.
Il mio incubo è che possa essere come l'anno scorso:
Un impegno totale nello studio,
Un pessimo rapporto con i compagni
E con le persone che mi stanno attorno.
L'impegno di riuscire a svegliarmi,
Di aprire gli occhi,
Di riuscire a dire più spesso "Grazie" e "Sì".
Questo è ciò che desidero da quest'anno scolastico.
Questo è ciò che chiedo al Signore nelle mie preghiere.
Di potermi dare in quest'anno di scuola
In ogni giorno della mia vita
La forza di Sacrificare ogni singolo battito del cuore
All'amore verso la Verità.
Sacrificio significa "rendere sacro".
Io vorrei rendere sacro ogni attimo della mia giornata,
Perché ogni attimo è unico,
Perché voglio appropriarmi di tutta la Bellezza del mondo.
Perché voglio dare un nome ad ogni cosa.
Perché voglio chiedere tutto.
Perché voglio essere protagonista.
Perché desidero l'infinito.
Perché bramo la Felicità.
Perché non voglio essere nessuno.

Ringrazio tutti quelli che vorranno accompagnarmi in questo cammino.

Vostra cara Elena


Sai, Robert, una volta ti misi qui, nel palmo della mia mano, ti tirai su e poi dissi a tua madre: "Questo è il più bel bambino del mondo. Guarda, Adriana, questo bambino diventerà certamente qualcuno!" E tu crescevi bello, sano, forte; vederti crescere ogni giorno era una cosa meravigliosa. E quando è venuto per te il momento di diventare un uomo, di affrontare il mondo, l'hai fatto. Ma qualcosa, lungo il tragitto, ti ha fatto cambiare, non sei esistito più. Hai permesso al primo fesso che arrivava di farti dire che non eri bravo, sono cresciute le difficoltà, ti sei messo alla ricerca del colpevole e l'hai trovato in un'ombra. Ora ti dirò una cosa scontata: guarda che il mondo non è tutto rosa e fiori, è davvero un postaccio misero e sporco e per quanto forte tu possa essere, se glielo permetti, ti mette in ginocchio e ti lascia senza niente per sempre. Nè io, nè tu, nessuno può colpire duro come fa la vita. Perciò, andando avanti, non importa come colpisci, l'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi, e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti. Così sei un vincente! E se credi di essere forte lo devi dimostrare che sei forte, perchè un uomo vince solo se sa resistere, non se ne va in giro a puntare il dito contro chi non centra, accusando prima questo e poi quell'altro di quanto sbaglia. I vigliacchi fanno così, e tu non lo sei! Non lo sei affatto!
Rocky a Robert, Rocky Balboa

sabato 6 settembre 2008



Quando sono venuto qui non sapevo cosa mi aspettava, ho visto che molta gente mi odiava e io non sapevo come la dovevo prendere. Poi ho capito che neanche voi mi piacevate; ma durante questo incontro ho visto cambiare le cose, cioè quello che provavate per me e quello che io provavo per voi. Sul ring eravamo in due disposti a ucciderci l'un l'altro, ma penso che è meglio che così che milioni di persone. Però quello che sto cercando di dire è che se io posso cambiare...e voi potete cambiare...tutto il mondo può cambiare!

Rocky IV


mercoledì 3 settembre 2008



Agosto
è il mese più freddo dell’anno
L’inverno si sposta sei mesi in avanti
e non è il polo sud
qui non è il polo sud

Agosto
La sveglia che rompe il silenzio
Qualcuno è in vacanza
e lei suona per ore
che freddo che fa

Agosto
ti affacci su un cuore malato
le cinque di sera ed è già buio pesto
l’inverno d’agosto

Il ghiaccio
si posa e ricopre le cose
l’attesa del caldo congela anche i morti
che freddo che fa

Se non è vero che hai paura
non è vero che ti senti solo
non è vero che fa freddo
allora perché tremi in questo agosto?

Agosto
è scritto sul tuo calendario
forse hai dormito sei mesi
ma sei così stanco
tanto stanco

Agosto
è il mese più freddo dell’anno
nell’altro emisfero lo chiamano inverno
l’agosto

Perturbazone, Agosto

domenica 31 agosto 2008


La Bellezza ferisce, ma proprio così essa richiama l'uomo al suo destino ultimo.

Joseph Ratzinger, La Bellezza

sabato 30 agosto 2008



Fammi camminare ancora ho perso tanto tempo
e non credevo che fosse così questo viaggio;
ho incotrato per strada uomini con due facce
che volevano rubarmi la voglia e il coraggio.
Non ho più né padre né madre
e non son degno di loro
e i bambini già grandi ci guardano
e chiedono un segno.
Quando prendemmo il mare ero felice davvero
ti svelai tutto quello che tu già sapevi
la mia vita di prima, la voglia di cambiare
e anche il nome di lei che tenevo segreto.
Tu ascoltavi tutti parlare
poi ci parlasti di te
di quel mondo lontano, lontano, lontano ma vero.
Poi caddi nel tranello dell'odio e del potere
e credevo di essere fuori dal gioco.
Ed ecco la Città con le sue mura d'oro
le sentinelle sulle torri fiorita d'alberi e giardini
io non l'avevo vista mai eppure c'ero nato
ed era quella la Città dove sarei tornato.
Così dentro la notte lasciai la compagnia
non potevo più essere uno di loro;
il sole del mattino mi trovò sulla strada
a rincorrere il tempo che avevo perduto
ho attraversato i monti ho attraversato il mare
e ora voglio con te continuare il mio viaggio.
Io ti cerco in tutte le case
a tutti parlo di te
e quel mondo mondo lontano lontano
ora è sempre più vero.
Claudio Chieffo, Il Viaggio

martedì 19 agosto 2008


Eurialo è travolto dalla morte, va il sangue
giù per le belle membra e il collo senza forza
ricade sulle spalle: come un fiore purpureo
reciso dall'aratro morendo illanguidisce,
come abbassano il capo i papaveri, stanchi
sul loro stelo, quando la pioggia li colpisce.
Virgilio, Eneide

sabato 9 agosto 2008



In mezzo al giardino c'era un pozzo: proprio così, ne sono certo. Sul fondo si vedeva l'acqua che gorgogliava , ma era troppo grande per essere un pozzo normale. Sembrava una specie di gran vasca rotonda, con una scalinata di marmo che si immergeva nelle profondità. C'era l'acqua più limpida che avessi mai visto e solo a guardarla, chissà perchè, ho pensato che se mi ci fossi bagnato il dolore alla zampa sarebbe scomparso. Il leone ha detto che prima dovevo spogliarmi, anche se adesso, a dire il vero, non ne sono più sicuro: voglio dire, non so se me lo abbia detto a parole o in qualche modo misterioso. Stavo per rispondergli che, siccome non avevo vestiti, non potevo spogliarmi, ma in quel momento ho penasato che i draghi, in un certo senso, sono come i serpenti, e che i serpenti cambiano pelle come tutti i rettili.

[...] "Lascia che sia io a spogliarti." A dir la verità avevo una paura matta dei suoi artigli, ma non ne potevo più di quella pelle di drago addosso. Mi sono sdraiato con la schiena a terra e l'ho lasciato fare. La prima zampata che mi ha dato è stata così forte e profonda che lì per lì ho creduto mi avesse lacerato il cuore. Come ha cominciato a strapparmi la pelle, ho sentito il dolore più atroce della mia vita.

[...] A quel punto il leone mi ha afferrato e mi ha gettato in acqua: la cosa non mi è piaciua per niente, perchè, senza tutta quella pellaccia, ero abbastanza gracilino. Per un attimo, ma solo un attimo, ho sentito un dolore spaventoso, poi ho provato una sensazione incantevole. Appena ho cominciato a nuotare e a giocare nell'acqua, il dolore al braccio è scomparso di colpo. Ho capito subito il perchè: finalmente ero tornato ragazzo.

C.S.Lewis, Il viaggio del veliero

domenica 3 agosto 2008



Nessuna lista di cose da fare. Ogni giornata sufficiente a se stessa. Ogni ora. Non c'è un dopo. Il dopo è già qui. Tutte le cose piene di grazia e bellezza che ci portiamo nel cuore hanno un'origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri. Ecco, sussurrò al bambino addormentato. Io ho te.

Cormac McCarthy, La strada

sabato 2 agosto 2008



L'inferno è svegliarsi ogni dannata mattina e non sapere perchè esisti.

Sin City

mercoledì 30 luglio 2008



Suppongo che a questo punto dovrò dirle cos’ho imparato, la conclusione, giusto?
Beh, la mia conclusione è che l’odio è una palla al piede. La vita è troppo breve per passarla sempre arrabbiati, non ne vale la pena.
Derek dice che bisogna sempre terminare una tesina con una citazione.
Dice che c’è sempre qualcuno che ha detto una cosa nel migliore dei modi, perciò, se non riesci a fare di meglio, ruba da lui e farai la tua figura.
Ho scelto una citazione che penso le piaccia:
‘Non siamo nemici, ma amici. Non dobbiamo essere nemici.
Anche se la passione può averci fatto vacillare, non deve rompere i profondi legami del nostro affetto.
Le corde mistiche della memoria risuoneranno, quando verranno toccate, come se a toccarle fossero i migliori angeli della nostra natura.’

American History X


domenica 22 giugno 2008



Tutto mi parve inspiegabilmente cambiato. Avevo trascorso cinque giorni in un ospedale, e adesso il mondo mi si stagliava davanti più limpido, pulsante di vita. Mi abbandonai contro la spalliera della poltrona e misi le mani dietro la testa. Ripensai all'incontro di baseball. Possibile, mi chiesi, che abbia avuto luogo appena domenica scorsa, appena cinque giorni fa? Sentii che avevo varcato la soglia di un altro mondo, che piccoli frammenti del mio vecchio io giacevano abbandonati sull'asfalto nero del campo sportivo insieme alle lenti frantumate degli occhiali.

Chaim Potok, Danny l'eletto

sabato 21 giugno 2008



Siate realisti, domandate l'impossibile

domenica 8 giugno 2008



E' stato un colpo quando ho visto la tua statua, insomma, quando ho visto in che stato eri, quasi nudo, magro magro sulla tua croce, con delle ferite dappertutto, il cranio sanguinante sotto le spine e la testa che non stava nemmeno più sul collo. Mi ha dato da pensare. Mi sono sentito rivoltare. Se fossi Dio, io, come te, non mi sarei lasciato ridurre in quel modo.
"Nonna Rosa, sia seria: lei che era lottatrice di catch, lei che è stata una grande campionessa, non si fiderà di quell'essere!"
"Perchè, Oscar? Daresti più credito a Dio se vedessi un culturista con i muscoli gonfi, la pelle unta d'olio, i capelli corti e il minislip che ne fa risaltare la virilità?"
"Beh..."
"Rifletti, Osar. A chi ti senti più vicino? A un Dio che non prova niente o a un Dio che soffre?"
"A quello che soffre, ovviamente. Ma se fossi lui, se fossi Dio, se, come lui, avessi i mezzi, avrei evitato di soffrire."
"Nessuno può evitare di soffrirre. Né Dio né tu. Né i tuoi genitori né io."
"Bene. D'accordo. Ma perché soffre?"
"Per l'appunto. C'è sofferenza e sofferenza. Guarda meglio il suo viso. Osserva. Sembra che soffra?"
"No. E' curioso. Non sembra che abbia male."
"Ecco. Bisogna riconoscere due pene, Oscar, la sofferenza fisica e la sofferenza morale. la sofferenza fisica la si subisce. La sofferenza morale la si sceglie."

Eric-Emmanuel Schmitt, Oscar e la dama in Rosa

sabato 7 giugno 2008



"Che c'è, a cosa pensi?"
"Al fatto che non sono come te, a quanto sono inutile."
"Che vuol dire 'Non sono come te'?"
"E' che...che non sono eroico, corraggioso e determinato come te...tutto un altro tipo..."
"Eh eh eh! Io non sono un eroe."
"Mi avrai salvato la vita dieci volte nelle ultime sei ore!"
"Ho fatto il mio dovere, nient'altro."
"No..."
"Sai cosa ottieni a fare l'eroe? Niente. Ti sparano. Una pacca sulla spalla, 'bla..bla..bla..ah, che bravo!'. Poi divorzi da una moglie che subito ti cancella dalla sua vita, i tuoi figli ti scansano e ti tocca spesso mangiare da solo. Credimi, nessuno vuole questo ruolo."
"Allora perchè ti fai in quattro?"
"Perchè non c'è nessun altro che può farlo, ora, ecco perchè. Fidati: se ci fosse qualcun'altro non starei qui, ma purtroppo non c'è, e tocca a me."
"Beh, quel ruolo è tuo per questo."

Jonh McClane e Matt Farrel, Live Free or Die Hard

giovedì 29 maggio 2008



I'm sitting here in a boring room
It's just another
Rainy sunday afternoon
I'm wasting my time
I got nothing to do
I'm hanging around
I'm waiting for you
But nothing ever happens - and
I wonder
I'm driving around in my car
I'm driving too fast
I'm driving too far
I'd like to change my point of view
I feel so lonely
I'm waiting for you
But nothing ever happens - and
I wonderI wonder how
I wonder
Why yesterday you told me
About the blue blue sky
And all that
I can see is just
A yellow lemon tree
I'm turning my head up and down
I'm turning turning turning turning
Turning around
And all that
I can see is just
Another lemon tree
I'm sitting here,
I miss the power
I'd like to go out taking a shower
But there's heavy cloud inside my head
I feel so tired, put myself into bed
Where nothing ever happens - and
I wonder
Isolation - is not good for me
Isolation - I don't want
To sit on a lemon tree
I'm stepping aroundIn a desert of joy, baby
Anyhow I'll get
Another toy and
Everything will happen
And you'll wonderI wonder how
I wonder
Why yesterday you told me
About the blue blue sky
And all that I can see is just
A yellow lemon tree
I'm turning my head up and down
I'm turning turning turning turning
Turning around
And all that
I can see is just
Another lemon tree

The Police, Lemon Tree

domenica 18 maggio 2008



Gesù,
mio Signore e mio Re
che ti sei degnato di versare il tuo sangue
per la mia salvezza
guida i miei passi verso di te
che sei la Via, la Verità e la Vita.

Dammi
un'intelligenza assetata di verità,
un braccio forte per difenderla,
un cuore coraggioso per testimoniarla.

Offro a te tutto me stesso,
lo studio e il gioco,
le parole e il silenzio,
il pianto e la gioia,
seguendo la compagnia che tu mi hai dato
come segno della tua presenza
perchè la mia vita si compia
e il mondo ti riconosca.

Maria, Regina dei Santi,
sostieni la mia preghiera.

Amen


Preghiera del cavaliere

sabato 17 maggio 2008



A Giovanni, uno dei doni più belli che il Signore mi ha dato, il fratello migliore che potesse porre al mio fianco.

Io vorrei volerti bene
come ti ama Dio
con la stessa passione,
con la stessa forza
con la stessa fedeltà
che non ho io.

Mentre l'amore mio
è piccolo come un bambino
solo senza la madre
sperduto in un giardino.

Io vorrei volerti bene
come ti ama Dio
con la stessa tenerezza,
con la stessa fede
con la stessa libertà
che non ho io.

Mentre l'amore mio
è fragile come un fiore
ha sete della pioggia
muore se non c'è il sole.

Io ti voglio bene
e ne ringrazio Dio
che mi dà la tenerezza,
che mi dà la forza
che mi dà la libertà
che non ho io.

Claudio Chieffo, Ballata dell'amore vero

martedì 13 maggio 2008



Dove vai quando poi resti sola
il ricordo come sai non consola
Quando lei se ne andò per esempio
Trasformai la mia casa in tempio
E da allora solo oggi non farnetico più
a guarirmi chi fu
ho paura a dirti che sei tu
Ora noi siamo già più vicini
Io vorrei non vorrei ma se vuoi
Come può uno scoglio arginare il mare
anche se non voglio torno già a volare
Le distese azzurre e le verdi terre
Le discese ardite e le risalite
su nel cielo aperto
e poi giù il deserto e poi ancora in alto
con un grande salto
Dove vai quando poi resti sola
senza ali tu lo sai non si vola
Io quel dì mi trovai per esempio
quasi sperso in quel letto così ampio
Stalattiti sul soffitto i miei giorni con lei
io la morte abbracciai ho paura
a dirti che per te mi svegliai
Oramai fra di noi solo un passo
Io vorrei non vorrei ma se vuoi
Come può uno scoglio arginare il mare
anche se non voglio torno già a volare
Le distese azzurre e le verdi terre
le discese ardite e le risalite
su nel cielo aperto e poi giù il deserto
e poi ancora in alto con un grande salto

Lucio Battisti, Io vorrei...non vorrei...ma se vuoi...!

lunedì 12 maggio 2008



Questo fiume silenzioso
che ci porta più lontano,
non sarà percorso invano
se tu partirai con me.
Se la notte si avvicina,
io ti voglio avere sveglia;
sulla luce che ti abbaiaio
ci metterò un foulard.
Ci sarò, quando vorrai chiamarmi
io verrò e per addormentare te
io ti potrò cantare quello che vorrai sentire.
Ci sarò, prima del temporale
io verrò.
Per ripararti sulla via
io ti potrò coprire ed aspettare il sole che verrà;
non avremo freddo più.
Mentre passano stagioni
che trascinano ricordi,
non è detto che sia tardi se non guardi che ora è.
Tra i percorsi accidentati
che ci possono cambiare,
c'è una foto da guardare:
quelle faccie siamo noi.
Ci sarò, dentro alla nostra stanza
ti dirò tutte le favole che so,
ma le farò cambiare
inventando un lieto fine.
Ci sarò, prima del temporale
porterò questo impermeabile che ho
e ci nasconderemo ad aspettare
il sole che verrà;
non avremo freddo più.
Ci sarò, prima del temporale
riuscirò a rimanere qui con te.
Io resterò in silenzio ad aspettare
il sole che verrà;
non avremo freddo più,
non avremo freddo più.
Enrico Ruggeri, Prima del temporale

sabato 10 maggio 2008



Dal sepolcro la via è deflagrata.
La morte ha perduto il duro agone.
Comincia un’era nuova:
l’uomo riconciliato nella nuova alleanza sancita dal tuo sangue
ha dinanzi a sé la via.
Difficile tenersi in quel cammino.
La porta del tuo regno è stretta.
Ora, sì, o Redentore, che abbiamo bisogno del tuo aiuto,
ora sì che invochiamo il tuo soccorso,
tu, guida e presidio, non ce lo negare.
L’offesa del mondo è stata immane.
Infinitamente più grande è stato il tuo amore.
Noi con amore ti chiediamo amore.
Amen.

Mario Luzi, da La Passione

venerdì 9 maggio 2008



Non sono invecchiato. Magari fosse questo. E non posso neanche dire che dipende da quello che uno è disposto a fare. Perchè l'ho sempre saputo che uno dev'essere disposto a morire se vuole fare questo lavoro. E io sono sempre stato disposto. Non per vantarmene ma è così. Se non sei disposto a morire quelli lo capiscono. Lo vedono in un batter d'occhio. Credo che dipenda soprattutto da quello che uno è disposto a diventare. E credo che in questo caso bisognerebbe mettere a rischio la propria anima. E io non voglio farlo. Ora che ci penso forse non l'ho mai voluto.

Cormac MCCarthy, Non è un paese per vecchi

giovedì 8 maggio 2008



Vi fu un tempo in cui facevi domande perchè cercavi risposte, ed eri felice quando le ottenevi. Torna bambino: chiedi ancora.

C.S.Lewis

domenica 4 maggio 2008



Però, (che cosa vuol dire però)
Mi sveglio col piede sinistro
Quello giusto
Forse già lo sai
che a volte la follia
Sembra l'unica via
Per la felicità
C'era una volta un ragazzo
chiamato pazzo
e diceva sto meglio in un pozzo
che su un piedistallo
Oggi ho messo
la giacca dell'anno scorso
che così mi riconosco
ed esco
Dopo i fiori piantati
quelli raccolti
quelli regalati
quelli appassiti
Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
lascio che le cose
mi portino altrove
non importa dove
non importa dove
Io, un tempo era semplice
ma ho sprecato tutte le energie
per il ritorno
Lascio le parole non dette
e prendo tutta la cosmogonia
la butto via
e mi ci butto anch'io
Sotto le coperte
che ci sono le bombe
è come un brutto sogno
che diventa realtà
Ho deciso
di perdermi nel mondo
anche se sprofondo
Applico alla vita
puntini di sospensione
Che nell'incosciente
non c'è negazione
Un ultimo sguardo commosso all'arredamento
e chi si è visto, s'è visto
Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni
Lascio che le cose
mi portino altrove
altrove
altrove
Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni
Svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni

Morgan, Altrove

sabato 3 maggio 2008



La strega aveva la faccia stravolta , ma lui guardava in alto, verso il cielo, sempre tranquillo, nè impaurito né irato, solo un po’ triste.

C.S.Lewis, Il leone, la strega e l'armadio

venerdì 2 maggio 2008















Discese il cavaliere da cavallo e si tolse l’armatura
E balenò il metallo nella pianura.
E accarezzò la bestia e si diresse al fiume,
scivolò l’elmo a terra sulle piume…
e bevve avidamente dell’acqua del torrente
e vide la ferita ed il suo sangue…
E il fiume gli parlava lentamente raccontandogli una storia
di un’ansia disperata di vittoria:
“Ricordi la battaglia su quel colle e il tuo furore antico?
Neppure allora hai vinto il tuo nemico.
La pace che tu cerchi, il male che l’assale
combattono da sempre nel tuo cuore…”
E bevve avidamente dell’acqua del torrente
E vide la ferita ed il suo sangue…
E mentre il sangue suo si univa all’acqua e si scioglieva il cuore
capì ch’era finito il suo vagare…
allora vide in fondo all’acqua che passava
il volto della pace che cercava…
…e bevve avidamente dell’acqua del torrente
e rivide la casa e la sua gente…

Claudio Chieffo, Il fiume e il cavaliere